I dati utilizzati sono quelli riportati dal sito dell'Università: www.unipd.it/universita/immatricolati
Come si vede il totale dei nuovi iscritti all'Università di Padova è calato tra il 2002 e il 2008 e poi è risalito seppur non fino ai livelli boom del 2004.
Per quanto riguarda la Facoltà di Psicologia gli iscritti invece sono scesi costantemente senza risalire come mostra il grafico sottostante che indica in che percentuale gli immatricolati a Psicologia hanno contribuito al totale dei nuovi iscritti.
Su molti giornali si è parlato di una fuga dal titolo di studio che sarebbe in atto in questi ultimi anni; i dati di Padova non smentiscono questa tendenza. Più concreta sembra la fuga dalla Facoltà di Psicologia. Se è vero che negli ultimi anni l'accesso ai corsi triennali della Facoltà non è più libero ma vincolato al test di ingresso, è anche vero che il numero programmato, fissato a 950 studenti, oltrepassa di molto la successiva iscrizione.
Il calo può essere interpretato come indice di crescente consapevolezza da parte dei giovani diplomati che la laurea in Psicologia non garantisce nessun canale nè specifico nè privilegiato di accesso al lavoro (come invece avviene, anche in anni di crisi occupazionale, con facoltà a numero chiuso e di area simile, quali Servizio Sociale e Educatore Professionale). Meno drammaticamente, il fatto che la facoltà sia diventata a numero chiuso può aver portato i diplomati a ponderare meglio la scelta al momento dell'iscrizione e aver favorito l'ingresso dei maggiormente motivati (e questo spiegherebbe come non tutti quelli che passano il test poi effettivamente si iscrivono).
Utile sarà un confronto con i dati delle altre città universitarie per confermare eventualmente un andamento negativo nei numeri grezzi e non immediato da spiegare.