27 giugno 2017

La Nave di Teseo: appunti dai risultati delle amministrative 2017 e dal mondo dei media


Renzi sconfitto nei fatti ma vincitore davanti allo specchio: centra l'obiettivo di avere un partito in cui restano solo i suoi estimatori e il progetto di smantellamento della sinistra arriva piano piano a compimento. Un processo che ricorda il paradosso della nave di Teseo. In questo senso  risultati sono coerenti con quelli della sua recente elezione a segretario: tra gli iscritti e tra gli elettori sono rimasti solo i fans di Matteo, che ben poco rappresentano la sinistra riformista. 
Per capire che queste erano le intenzioni bastava seguire l'umoristico
https://twitter.com/renzomattei già dal 2014. 

La scarsa affluenza alle urne ormai cronica indica che l'elettorato di sinistra semplicemente non vota più: MDP - Articolo 1 non raccoglie infatti nulla e sconta la campagna ostile del Corriere della Sera che punta a rendere irrilevante agli occhi dei suoi lettori il partito di Bersani e Rossi: la strategia del giornale è quella di ignorare sistematicamente il partito o di parlarne solo riportando qualche dichiarazione di D'Alema, il meno credibile dei fuoriusciti, ormai considerato il rottamato per antonomasia, per di più ex-inciucista dunque ipocrita. Il Corriere, organo ufficiale della squadra renziana, soffoca in culla la sinistra non renziana presentandola ai lettori come quella fatiscente "cosa di D'Alema". Si veda come è costruito questo filmatino (che il Corriere rende impossibile da visualizzare direttamente in altri spazi).

I 5 Stelle che perdono voti e Lega FI che li guadagnano: chiaro indice che la base elettorale è  in parte intercambiabile e sovrapponibile. L'elettore grillino-salviniano, ultimamente deluso dalla vacuità dell'esperienza Raggi a Roma, ben pubblicizzata da tutti i media, mantiene come valore di riferimento l'opposizione all'immigrazione, alla Casta e alla UE. Null'altro. Si caratterizza spesso anche per: 1) una provenienza dal mondo dell'artigianato e della piccola imprenditoria allergica all'IVA; 2) un livello di istruzione medio che si vanta di essere arrivato al più al diploma (mentre per l'elettore di FI si deve includere una fetta più aristocratica di avvocati e commercialisti); 3) una scarsa e ormai caricaturale propensione a non approfondire qualunque tema di interesse pubblico (sanità, ambiente, scuola, geopolitica, ecc.).

Questo il desolante panorama attuale.