11 febbraio 2013

Recensione a "Le società multiculturali" di Enzo Colombo (ed. Carocci)

Duecento pagine in cui si parla dei pro e dei contro al multiculturalismo, degli ideali della democrazia occidentale che incontrano quelli della tutela della diversità culturale. Duecento pagine in cui non mancano neanche accenni all'identità individuale del soggetto liquido globale e alla crisi degli Stati-Nazione.

Una descrizione, invece, di come funzioni veramente qualcuna delle società multiculturali nominate (inglese, canadese, olandese o americana), manca del tutto. Non un accenno alla quotidianità o a che cosa voglia dire vivere lì.
Pochi e sbrigativi gli esempi di politiche multiculturali, di iniziative legislative prese  fuori dall'Italia da Governi e Parlamenti per regolare i rapporti tra maggioranze autoctone e minoranze immigrate: politiche del lavoro, politiche abitative, nulla. Qualcosa sì, sulla cittadinanza e la questione ius solis/ius sanguinis.

Non si parla dei meccanismi e delle dinamiche del razzismo come fenomeno tra gruppi nè del pregiudizio cosa che sarebbe servita utilmente a mostrare entro quale clima culturale si svolgono i dibattiti pubblici sui temi concreti legati alla convivenza: accesso al welfare, per esempio, o criminalità, marginalità, ruolo della religione ecc.
Inesistenti le testimonianze illustrative dell'atteggiamento diffuso tra la popolazione nei confronti dei migranti. Zero anche sui media e il loro ruolo nel produrre una immagine dello "straniero".
Un libro da sconsigliare quindi a chi voglia farsi un'idea di "che aria tira" per l'immigrato nelle strade di Parigi, Londra, Amsterdam, Barcellona. Inadatto anche a chi vorrebbe capire come pensano l'immigrazione i parlamentari nei diversi paesi.
Un libro che tratta il multiculturalismo per come è visto all'interno delle Università, soprattutto italiane.

E non si riesce nemmeno ad autoconvincersi che tutta questa "conoscenza" (discorsiva più che esperienziale) di Enzo Colombo abbia una qualche solidità dato che a pagina 74, nel presentare l'inflazionatissimo tema del velo islamico, l'autore ci dice che "lo chador si riferisce al velo che ricopre completamente o quasi il capo e il volto delle donne iraniane e di altre zone islamiche" confondendo, quindi, chador con niqab.
E se a pag. 139 il niqab è, invece, correttamente chiamato niqab e non chador capiamo che nel primo caso si è trattato semplicemente di una svista della quale, peraltro, neanche l'editore si è minimamente curato.
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Enzo Colombo
LE SOCIETA' MULTICULTURALI
Carocci 2011
€ 15,00 ISBN 9788843057894