18 aprile 2012

Scrivere un curriculum

(di Wisława Szymborska, premio Nobel)

Che cos’è necessario?


È necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.




A prescindere da quanto si è vissuto
è bene che il curriculum sia breve.
È d’obbligo concisione e selezione dei fatti.  
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.



                                   

  
Di tutti gli amori 
basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.



Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu. 
I viaggi solo se all’estero. 
L’appartenenza a un che, ma senza perché. 
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.



Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.





Aggiungi una foto con l’orecchio in vista. 
E’ la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?



Il fragore delle macchine che tritano la carta.



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