Al-Raqqah: questo il video che è stao mostrato perfino in TV proveniente da Al-Raqqah (o Raqqa) città nel centro della Siria (che prima della guerra contava 220 mila abitanti) in cui si sta combattendo in questi giorni e che sembra sia passata in mano ai rivoluzionari. La gente in festa prima abbatte una statua di Assad padre e poi straccia uno striscione di propaganda con l'immagine dell'attuale dittatore.
Il seguente video invece è passato molto più inosservato (notare le 4mila visualizzazioni a confronto delle 120mila del precendente) perché non ricorda nessuna scena dell'Iraq post-Saddam ma piuttosto assomiglia ad altri video altrettanto sconvolgenti e altrettanto ignorati dai principali media dell'informazione. Anche qui un assembramento di persone è stato preso di mira (per un altro esempio, Deir Azzor, l'anno scorso) attraverso un attacco aereo. La strategia dei Governativi, più volte messa in pratica durante questa guerra (vedi il caso di Maarrat Al-Nu'man), è quella di bombardare le città appena liberate eventualmente per cercare di ri-occuparle in un secondo momento.
Nota: da maggio 2013 il video sopraindicato non è più disponibile in rete. Se ne trova però un altro, ma meno chiaro, che riprende gli stessi momenti. Purtroppo io non avevo preso nota dell'account del primo "postatore" dato che non mi aspettavo che i video "sparissero"; non è quindi possibile sapere come mai il filmato è stato rimosso (ovvero: per iniziativa di chi...)
Al Raqqah: