20 luglio 2012

Syria updates

Le prime immagini del dittatore che vengono abbattute. Come in tutte le rivoluzioni vittoriose. Dopo il colpo di scena di mercoledì a Damasco, sembra che l'Esercito Siriano Libero stia via via conquistando il controllo di alcuni checkpoint. Con questo nome si indicano non solo dei "posti di blocco" ma delle aree strategiche presidiate da un'altra concentrazione di mezzi militari. Conquistare un checkpoint significa controllare l'accesso ad una zona, poterla difendere, poterla considerare zona liberata. Postazioni ben difese attorno alle città consentono il martellante bombardamento coi mortai. Tali postazioni a loro volta necessitano di essere difese tutto attorno dalla fanteria, con i conseguenti scontri a fuoco e la guerriglia. Discorso simile, per le postazioni dei cecchini nelle città.
Abbiamo visto, inoltre, in questi mesi anche l'importanza logistica delle strade asfaltate (come in Libia) per portare rinforzi e armi alle città assediate. 

In questa zona, al confine nord con la Turchia, la frontiera è stato conquistata dai rivoluzionari. Si può immaginare l'importanza che può avere, per una delle parti in lotta, controllare l'accesso al territorio (consentire dei rifornimenti, impedirne altri, consentire eventualmente la possibilità a feriti gravi di passare in Turchia).   

Bab Al-Hawa, provincia di Idlib (19 luglio 2012)


La BBC riferisce in serata che l'esercito regolare ha riconquistato questo confine. Per quanto riguarda invece, il posto di frontiera di Bab Al-Salam, vicino Aleppo, non ci sono smentite dell'avvenuta liberazione.

"Liberare" una città significa prima di tutto assicurarsi i punti di difesa strategici, a seguito del ritiro o delle diserzioni del nemico che sembrano essere avvenute in quantità negli ultimi giorni. La possibilità di colpire i blindati e i carri armati dell'esercito regolare lascia intendere che l'Esercito Libero ha potuto aumentare la propria dotazione di armi anticarro (i lanciarazzi RPG di cui si legge su qualche giornale) negli ultimi mesi.




Altra città del Sud, al confine con l'Iraq, che da oggi è in mano ai rivoluzionari, Al-Boukamal (Bukamal):



Questa avanzata dei rivoluzionari può far sperare in quello che giorni fa sarebbe sembrato un insperato cedimento del regime. La domanda è se non sia stato un calcolo consapevole quello di privilegiare la concentrazione di truppe a Damasco. Stando ad un Ufficiale di Frontiera Iracheno, l'Esercito Libero avrebbe commesso perlomeno il seguente crimine di guerra, nel conquistare il confine vicino Sinjar (cittadina del Nord Iraq in vista del confine siriano) : un'esecuzione di soldati regolari 22 siriani arresisi. Quest'ultimo episodio viene riportato anche dal Guardian.