7 giugno 2012

6 Giugno 2012 - Qubair (Hama), Siria


E' chiaro che 300 osservatori ONU, comandati dal Generale Robert Mood, non hanno nessun valore come deterrente alle azioni terroristiche dell'esercito Siriano (l'esercito ufficiale di Assad) nè tanto meno a quelle degli shabiha che operano a seguito dei bombardamenti sulle città attraverso l'opera di uccisioni a sangue freddo direttamente sulla popolazione. Quanto terreno possono coprire questi osservatori? Mentre sono in una città, vengono attaccate quelle vicine. Ieri, mercoledì 6, non c'era nessuno a Qubair (villaggio poco fuori Hama).
Le ultime notizie (fornite dagli attivisti attraverso twitter) parlano di circa cento morti, uccisi come ad Houla, due settimane fa, con modalità ugualmente allucinanti. Ancora civili, ancora bambini. 
Si può leggere già stasera la notizia riportata dalla Reuters:

www.reuters.com/article/2012/06/06/us-syria-crisis-idUSBRE84S0P020120606


Il video dal sito del Corriere (giovedì mattina):







Il video apparso su youtube (giovedì 7 giugno): bambini morti e cadaveri bruciati. Niente orrore, tutto normale nella Siria di Assad:







Video apparso domenica 10 giungo...... ecco cosa è rimasto del paesino di Qubair:

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Vale la pena di dire che tutte le polemiche, sull'attendibilità delle testimonianze vie web, sono semplicemente ingiustificate e ingiustificabili: ormai da 14 mesi quello che si vede nei filmati caricati su youtube, le proteste, le manifestazioni, i bombardamenti, i condomini distrutti, i cadaveri, viene raccontato da fonti e testimoni diversi e indipendenti: profughi fuggiti ora in Turchia e Libano, giornalisti della BBC e di AlJazeera presenti sul posto, o attraverso associazioni come Human Right Watch e Amnesty. I racconti dei civili siriani o anche dei militari del Free Syrian Army possono essere raccolti da reporter professionisti per telefono o a distanza di tempo; a rigore, la conferma, da parte di osservatori non coinvolti, che determinate immagini sono reali (ma, oltretutto, come si può immaginare di ricostruire su un set artificiale quello che stiamo vedendo?) può avvenire anche successivamente quando gli stessi luoghi bombardati vengono effettivamente visitati. In questo modo si dimostra a sufficienza l'affidabilità e l'attendibilità della fonte originaria (la persona che aveva girato il primo video postandolo su youtube).


L'esercito regolare bombarda,  poi la milizia degli shabiha rastrella casa per casa. Ad Assad fa comodo che il lavoro più sporco non sia compiuto dall'esercito regolare (peraltro come non definire criminale anche l'uso dei carri armati e dei bombardamenti sulle città?). Chi sono questi shabiha?






Nel video seguente, quelli che sparano, vestiti da militari e che sparano sono shabiha, quelli che hanno girato il filmato i dimostranti:




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Report di Paul Danahar della BBC che è stato sul posto: www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-18378904
Interessante il fatto che i responsabili più probabili non siano i militari regolari di Assad ma appunto le milizie degli shabiha (termine che peraltro rischia di cominciare ad avere un significato poco definito). Secondo Danahar l'esercito sarebbe addirittura arrivato a Qubair in fretta e furia dopo la strage al fine di "ripulire" l'area nel tentativo di non far trovare tracce. La situazione sarebbe tale che le milizie paramilitari starebbero agendo anche al di fuori e oltre quanto permesso implicitamente dal Governo.