25 dicembre 2013

Il caso del dr. Abbas Khan, medico inglese incarcerato a Damasco e ucciso nelle prigioni siriane (dicembre 2013)


"Sì abbiamo ucciso tuo figlio e tu puoi tornare a casa e dire al tuo Governo inglese che abbiamo ammazzato un medico inglese e possono loro venire a chiedere altri dettagli se vogliono."

Così si sono espressi da uno degli uffici di presidenza governativi con la madre del medico inglese Abbas Khan, alla quale è stato detto anche di non provare a chiamare mai più .

La sorella intervistata dalla BBC accusa anche il suo Governo di non aver fatto abbastanza per far liberare Khan da un anno a questa parte.
Qui raccontata l'odissea della madre, senza alcuna assistenza da parte dell'ambasciata inglese in loco, per ritrovare il figlio a Damasco prima che fosse ucciso e poi anche dopo, da morto:
www.dailymail.co.uk/news/article-2527333/Tale-two-British-Muslims-The-doctor-went-Syria-save-wounded-children-tortured-death-Hampshire-boy-loving-family-fighting-alongside-Al-Qaeda.html

Su questa storia abbiamo già letto i commenti giustificativi sull' Independent di Robert Fisk (qualche generale non fedele alla linea avrebbe rovinato ad Assad la festa per la liberazione del medico che poteva diventare un segnale di distensione Siria-UK); il fatto è però che il dr. Khan avrebbe potuto parlare delle torture subite in prigione e soprattutto di quello che aveva visto e sentito accadere agli altri prigionieri.
Aveva già fatto in tempo a scrivere a William Hague.

Qui la vicenda raccontata dal Daily Mail appena accaduta una settimana fa:
www.dailymail.co.uk/news/article-2525221/British-doctor-Abbas-Khan-jailed-volunteering-Syria-dies-prison.html#ixzz2nlGa2qRj

L'arrivo del corpo a Londra
www.dailymail.co.uk/news/article-2527947/Body-British-doctor-Abbas-Khan-died-Syrian-jail-cell-returned-UK.html